Piazza fonte Diana
Piazza Fonte Diana, un tempo ormai lontano più semplicemente Piazza della Fontana, è da considerarsi come l’ombelico di Comiso per il suo ruolo di centralità della vita sociale, economica e culturale della città. Vero e proprio agorà, al centro di essa si trova una mitica fonte attorno alla quale si sono addensati i primi nuclei abitativi scampati alla distruzione di Kamarina o scesi dal Cozzo d’Apollo. In età romana, il sito abitato aveva, allora come oggi, al suo centro un’ampia area libera attorno alle limpide acque che sgorgavano dal sottosuolo, oggi purtroppo la sorgente non è più visibile. L’acqua assicurava la vita al nuovo nucleo abitato che, di fatto, galleggiava su essa. Presso la sorgente, la tradizione vuole che la Dea Diana si dissetasse e facesse il bagno. Il poeta latino Remmio Fanno nei suoi versi ha cantato i prodigi di queste acque che, se attinte da fanciulle impure, subito si sarebbero intorbidite. Ordalia pagana, questa, nota al Fazello e citata anche da Stanganelli nel volume “Vicende storiche di Comiso”, ricondotta a un remoto periodo preellenico. L’ordalia consisteva nel fatto che, quando una persona era accusata di colpe carnali, i sacerdoti la conducevano al fonte miracoloso, e fattegli compiere le purificazioni rituali, all’invocazione di Diana attingeva l’acqua e vi si versava del vino. Se innocente, il vino versato nell’acqua si mischiava, se colpevole rimaneva separato dall’acqua. In epoca romana, a poche decine di metri da essa, si costruì un importante complesso termale, ampliato in epoca bizantina, i cui resti sono ancora visibili all’imbocco con via Calogero.
La piazza appare all’occhio dell’osservatore armoniosa e dignitosa anche se l’attuale sistemazione è relativamente recente giacché è stata realizzata tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900. La pavimentazione in basole e il nuovo maquillage del fonte, invece, è di qualche anno fa. Gli antichi palazzi eretti tra la fine del ‘400 e tutto il ‘500, infatti, non esistono più perché distrutti dal terremoto del 1693 o demoliti per far posto alle nuove costruzioni. Tuttavia la piazza ha conservato la sua struttura più antica, con le botteghe e luoghi di ristoro sostituite da uffici, esercizi commerciali, banche e bar.
Su di essa, imponente, si erge la sagoma del Municipio, ultimato nel 1887, mentre l’edificio più antico pervenuto ai nostri giorni è il Palazzo Iacono-Ciarcià. Fu costruito poco prima del terremoto del 1693 e poi rifatto e migliorato dopo il terremoto. È dotato di una loggia o portico molto grazioso, tipico di un tardo barocco siciliano. I disegni della loggia furono quasi certamente dati dall’architetto netino Rosario Gagliardi e la sua costruzione completata tra il 1735 e il 1740. Proseguendo il giro in senso orario, intorno al 1900 è stato eretto l’Albergo e Ristorante Casmene, ribattezzato dopo il secondo conflitto mondiale “Moderno”. Attualmente, al primo piano ospita il comando di polizia municipale. È una costruzione sobriamente elegante, tipica dell’architettura comisana d’inizio Novecento dove, in origine al suo interno, si notavano dei leggeri richiami liberty, mentre il prospetto principale, semplice e severo, principale si affaccia sulla piazza.
Nel 1915 fu edificato in piazza Fonte Diana il Palazzo Leopardi-Romano, originariamente a due piani, mentre l’ultimo è stato aggiunto successivamente, probabilmente negli anni Trenta del secolo scorso. Alcuni anni prima, nel 1894 era stato completato Palazzo Iacono. I due edifici, l’uno dopo l’altro, chiudono il lato est della piazza. Erano di famiglie nobili comisane che, come già era avvenuto alcuni secoli prima, avevano eretto le loro abitazioni nella piazza principale come affermazione del loro potere economico e politico. Palazzo Leopardi-Romano è stato abitato fino agli anni Settanta del secolo scorso. Oggi non più. Palazzo Iacono, invece, è sede della Banca Agricola Popolare di Ragusa che ne ha curato il restauro una quindicina d’anni or sono, restituendo all’antico splendore i saloni signorili del primo piano che recano buoni affreschi sui soffitti.
Chiude il giro d’orizzonte della piazza Palazzo Criscione, edificato nel biennio 1931-1932, su progetto dell'ingegnere comisano Santoro Secolo, oggi detto "Palazzo del Banco di Sicilia" perché ne ospita la sede ( l’istituto di credito nel frattempo ha cambiato nome in Unicredit). Si tratta di un edificio in puro stile fascista, dalle linee pompose ma per il tempo moderne, sicuramente massiccio, che interrompe quella linea di continuità e omogeneità con gli altri edifici esistenti facendo del palazzo un unicum quasi avulso dal contesto.
A cura di Antonello Lauretta
“Fonte Diana” Square, long time ago simply known as “della Fontana” square , it is considered the midpoint of Comiso because of its central role in the social, economic and cultural life of the city. It is a really “agorà”, in the center of the square there is a mythic spring and nearby it, the people who survived to the destruction of Kamarina or gone down from the “Cozzo di Apollo” built the first housing clusters. During the Roman ages, the residential area had and still has at its center a wide open area around the clear water that spang from the subsoil, now unfortunately the spring is no longer visible. The water ensured the life to the people who lived in the new residential area which, in fact , stayed afloat on it. The tradition tells that the Goddess Diana used to drink and have a bath at the sping. Remmio Fanno, a latin poet, sang in his verses the miracles of this water that , if impure girls drew the water, the water became murky. Fazello knew this pagan ordeal and also Stanganelli mentioned it in the book “Vicende storiche di Comiso”, it was attributed to a remote pre-Hellenic period. According to this ordeal when a person was accused of carnal sins, the priests led this person to the miraculous spring, and after having done the purification ceremony to the person, while invoking Diana the person drew water and poured the wine inside it. If the person was innocent, the wine poured into the water was mixed up, if the person was guilty the wine was separated from the water. During the Roman ages, at a short distance from the spring, an important thermal building was built and it was expanded during the Byzantine ages, the remains of the themal baths are still visible at the beginning of Calogero street.
The square appears to the eyes of the observer, well-proportioned and adequate even if the current placement is relatively recent since it was realized between the late ‘800 and the early ‘900. The pavement consists of “basole” and the new make-up of the fountain is dated at a few years ago. The ancient buildings built between the end of '400 and during the '500, in fact, do not exist any longer because they were destroyed by the earthquake of the 1693 or demolished in order to build new buildings. However, the square kept its ancient structure, the shops and food courts were replaced by offices , shops , banks and café.
From the square you can see the impressive shape of the town hall that was completed in 1887, while the oldest building is the Iacono – Ciarcià Palace. It was built shortly before the earthquake in 1693 and it was rebuilt and improved after the earthquake. It has got a very nice loggia or portico”, it is typical of a late Sicilian Baroque. The architect Rosario Gagliardi from Noto designed the “loggia” and the construction was completed between 1735 and 1740. If we go for a clockwise walk ,we find the Hotel and Restaurant Casmene that was built around 1900, and after the Second World War it was renamed " Moderno ". Now, on the first floor of this building there is the town hall police headquarters. It is a smart building and it is a typical building of the “comisana” architecture of early Twentieth Century and originally inside the building, you could see slight references to liberty style, the main façade is simple and austere and it looks on the square. The palace Leopardi-Romano was built in Fonte Diana square in 1915, originally it had two floors, the last floor was added later, probably during the thirty years of the last century. Few years before, in 1894, Iacono Palace was completed. The two buildings, one after the other, close to the east side of the square. They belonged to noble families in Comiso that had built their houses on the main square as an affirmation of their economic and political power, as it had already happened a few centuries before. Palace Leopardi-Romano was inhabited until the seventy years of the last century. Now it is no longer inhabited. Iacono Palace is the headquarters of the “Banca Agricola Popolare di Ragusa” who renoveted the palace about fifteen years ago, they reestablished the ancient majesty of the noble halls on the first floor which has nice frescoes on the ceilings. Criscione Palace
closes the tour of the square, it was built in the years 1931-1932 , the engineer Santoro Secolo from Comiso designed the palace, the palace today is called " Palazzo del Banco di Sicilia " because in this palace there are the offices of this Bank ( in the meantime the bank has changed the name to UniCredit). It is a building built in pure Fascist style with sumptous lines but it is modern considering the historical period, it is massive, it interrupts the line of continuity and omogeneity with the other buildings, for these reasons this palace is an unicum almost cut off from the context.
A cura di Fabio Urso